giovedì 26 settembre 2013

Dee incazzose, zombie, licantropi, legionari nerboruti, principesse egiziane di moralità elastica e mostri tentacoluti...

...a leggere proprio non ci si annoia mai. Del resto, se ancora non l'avevate capito, è questo il bello.
Oggi vi parlo di un paio di ebook appena usciti che mi sono rigorosamente comprata (a un costo irrisorio: ottantanove centesimi uno e un euro e quattordici l'altro) e che hanno ampiamente ripagato il loro prezzo.
Disclaimer: gli autori sono due amici. Ma il primo che si azzarda a tacciarmi di amykettismo verrà preso metaforicamente a calci nel sedere. Non sono qui a fare favori a chicchessia, amici o non amici.

Marina Belli - Vento di Cambiamento.
Nato originariamente come blog novel nell'ambito del progetto Risorgimento di Tenebra (un esperimento di scrittura collettiva che prevedeva di postare nel proprio blog i capitoli di una storia che coniugasse un'ambientazione risorgimentale ibridata con elementi fantastici e horror) Vento di Cambiamento è diventato una novelette di 90 pagine.
23 marzo 1849: il generale Alessandro La Marmora è stato ferito a una gamba durante la disastrosa battaglia di Novara. Gli austriaci stanno vincendo e si mormora che i morti stessi siano scesi in campo per aiutarli.
La Marmora non è tipo da credere a fandonie di questo genere, almeno finché non viene morsicato e quasi ucciso da un paio di cadaveri piuttosto voraci che attaccano la locanda in cui è alloggiato. Momento peggiore proprio non potevano scegliere: lui è allettato - a causa di una ferita alla gamba - e il suo attendente è andato a cercargli un medico, visto che quello militare, ahimé, ha tirato le cuoia. Ma il generale ha fortuna e viene salvato per un pelo, ma proprio per un pelo, dal suo attendente, Dossi, e dal suo nuovo medico: il dottor Biscior.
Ben presto il generale si ritroverà coinvolto, insieme a Biscior, che sa molto più di quanto non dica ed è molto più di quanto non appaia, in una lotta contro il tempo per ritrovare una misteriosa iscrizione trafugata da una chiesa che inneggia alla misteriosa Diva Silica.
Fra macchinari retrofuturistici, zombie inarrestabili e pericolosi licantropi, il generale avrà il suo bel daffare per portare a casa la pelle... Un'avventura senza un momento di tregua che lo cambierà. Letteralmente.
C'è molto che mi è piaciuto in questa storia. Prima di tutto, l'ambientazione e il richiamo a miti e leggende locali (la Donna del Zoch!): Marina, novarese, gioca in casa e lo fa bene.
Inoltre, è evidente l'accuratezza della documentazione: in genere, il Risorgimento - per quanto molto importante per la storia patria - non è uno dei periodi storici che restano più impressi e lei ha fatto i compiti a casa con competenza e professionalità. Non è da tutti, scusate se è poco.
La guest star Giuseppe Ravizza e il suo cembalo scrivano, riadattato per far "parlare" la testa mozza di uno dei Lazzari (non li chiamano certo zombie!), è un tocco di genio. La Marmora-Biscior sono un perfetto complemento l'uno dell'altro e le loro dinamiche sono divertenti e movimentate. Mi piacerebbe leggere altre avventure con loro due.
Se aggiungete a tutto questo un ritmo che non cala mai, una trama che va dall'inizio alla fine senza sprechi e senza arzigogoli inutili e un'accurata revisione ed editing (non troverete un refuso, uno!) otterrete un ottimo prodotto che, quando ce vò ce vò, mangia la pappa in testa a tutto - e dico tutto - quel che c'è sugli scaffali delle librerie italiche oggi. Autori fentasi, prendete appunti.

Marina, ottima scrittrice, è la padrona di casa di Space of Entropy. Sul suo blog troverete i link agli altri suoi ebook. Che state aspettando?

Davide Mana - Bride of  The Swamp God.
Egitto - 276 d.C. 
La terra dei Faraoni è ormai una provincia romana e le glorie del passato sono sepolte nella sabbia. Lo sa bene Sesto Cornelio Aculeo, centurione della Seconda Legione Traiana. A lui non è che piaccia granché l'Egitto: paludi, moscerini e umidità, per non parlare degli autoctoni, sono abbastanza per dargli sui nervi. Ma anche tre dei suoi sottoposti si sono messi d'impegno per rompergli le balle: dopo aver acquistato una "antica" mappa (di dubbia fattura), hanno ben pensato di disertare per darsi alla caccia al tesoro fra le paludi del delta del Nilo. E lui deve trovarli e riportarli indietro prima che Primo Cornelio, il suo superiore, scopra quel che è successo. Se i tre demens gli scappano, sarà lui a doverne rispondere... e con un capo soprannominato "cedo alteram" (dammene un'altra) per l'abitudine di rompere il frustino sulla schiena dei colpevoli non è che ne abbia proprio tanta voglia.
Così si mette sulle tracce dei tre, inoltrandosi negli acquitrini alla luce di una grossa luna.
Ma gli acquitrini, a quanto pare, sono parecchio frequentati quella notte: anche Amunet, splendida principessa egizia dalla lingua tagliente e dalla moralità piuttosto labile, è in giro, accompagnata da Kleonicos, un vecchio schiavo greco, e dalla guardia del corpo, nubiano muto Pankratios. E lei non è alla ricerca di un tesoro con una mappa falsa in mano, no. Amunet non è certo un tipo che vaga a caso: sa precisamente dove sta andando e a fare cosa. La sua meta è il tempio perduto di Isfet, divinità tentacolare che dorme un sonno millenario. Lo risveglierà, ne diventerà la Sposa e avrà il mondo ai suoi piedi.
Ma le cose non vanno come previsto né per Aculeo né per Amunet che si ritrovano a costretti a fare fronte comune per salvarsi da un orrore inimmaginabile.
Il racconto di Davide aveva tutte le carte in regola per piacermi e, infatti, mi è piaciuto, e tanto. L'ambientazione è fantastica, l'avventura corre dall'inizio alla fine senza mollare un secondo, lo stile è asciutto e incisivo e la coppia di protagonisti è azzeccatissima: Aculeo e Amunet hanno una chimica innegabile. I richiami lovecraftiani si sprecano e, per chi non lo sapesse, io adoro Lovecraft.
Insomma, arrivi alla fine e ne vuoi ancora. Mi piacerebbe leggere altre loro avventure. Nella postfazione Davide rivela che ha altre idee per loro e altre ambientazioni. Il pensiero mi ha stampato in faccia un sorrisone. Potendo scegliere, direi la Via della Seta, grazie.

Davide, paleontologo, scrittore e traduttore è il padrone di casa del blog Strategie Evolutive e del bellissimo Karavansara.

2 commenti:

  1. Grazie della recensione!
    Sì, è molto probabile che Aculeo & Amunet prendano la strada verso oriente - ma non prima di aver tentato la fortuna sulle coste del Mediterraneo.
    Ci saranno, spero, molte storie da raccontare!

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